La bellezza del mare ce la raccontano gli studenti attraverso i loro scritti raccolti nella trilogia “Io racconto il mare”. Un viaggio attraverso le emozioni e i sentimenti che il mare come grande ispiratore è sempre stato capace di suscitare in noi esseri umani
“Io racconto il mare” (Casa Editrice AG Book Publishing, euro 15) nasce da un concorso da cui la trilogia prende il nome. Un’iniziativa che nasce allo scopo di sensibilizzare i ragazzi alla protezione dell’ambiente marino, nonché al primo soccorso in mare. Coinvolgendoli direttamente attraverso un potente mezzo che è quello della scrittura.
Il concorso “Io racconto il mare” s’inserisce nell’attuazione del Protocollo d’intesa siglato nel 2018 tra Società Nazionale e Ministro d’Istruzione. Da qui, i 3 libri che prendono il titolo dal nome del concorso e che rispettivamente contengono gli elaborati di studenti della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado.
I ragazzi, attraverso i loro racconti, riescono ad evocare una serie di immagini, momenti, ricordi ed emozioni che ciascuno di noi potrebbe associare al mare. Una trilogia di libri piacevole da leggere, commovente a tratti, che racconta la bellezza del mare e la sua importanza. Racconti scritti da giovanissimi studenti che partecipando al concorso, si sono impegnati durante quello che è stato un momento particolarmente difficile per la scuola, quello dell’emergenza sanitaria.
AG Book Publishing ha così pubblicato i loro racconti, premiandoli del loro impegno e dando l’opportunità ad altri di beneficiare di questo poetico risultato.
La scrittura diviene in questo modo, strumento educativo e di crescita. Un mezzo per andare a scavare nel profondo di ciascuno. Portando a galla le più svariate emozioni e i pensieri più veritieri. E così, sfogliando le pagine di uno dei volumi, ci troviamo a leggere pensieri poetici che richiamano alla mente tanta di quella bellezza che ci è concesso vivere attraverso il mare. Leggiamo di emozioni liberatorie, di gioia, di contemplazione del sublime, di ciò che si prova stando di fronte a qualcosa di immenso.
Scrivere del mare
Ma ci troviamo anche a leggere e a scoprire paure, angosce che il mare con le sue profondità, può suscitare. Sentimenti e stati d’animo che chiunque potrebbe aver vissuto, almeno una volta nella vita, stando di fronte ad esso.
“Io non credo a chi dice di trovare pace nella contemplazione del mare, nel rumore delle onde, nella risacca che si ritrae solo per colpire più forte di prima.” Da L’Abisso di Niccolò Guadalupi, Classe V I, Liceo Classico.
Quello stesso mare che ha ispirato artisti di ogni sorta, pittori, poeti, romanzieri e i nostri stessi ragazzi. Ma che talvolta, è capace anche di far riflettere, mostrando semplicemente la sua immensa bellezza. In più racconti di “Io racconto il mare”, è possibile trovare infatti, consapevolezza rispetto all’importanza dell’ambiente marino. Rispetto al suo essere fondamentale per la vita di ciascun abitante di questa Terra.
Un’importanza che non abbiamo compreso fino in fondo, non rispettandolo, ma piuttosto danneggiandolo. Un mare di cui loro non si sentono i padroni, quanto piuttosto i custodi. Insomma, quelle di “Io racconto il mare” non sono soltanto delle pagine che ci permettono di sognare e di immergerci in ricordi e memorie legate al mare. Ma sono anche pagine piene di consapevolezza e verità.
La speranza al di là delle parole
Spunti di riflessione che ci danno la possibilità di guardare da un’altra prospettiva quel mare che non è soltanto un semplice e bellissimo panorama di cui è possibile godere. Ma un qualcosa da tutelare, da salvaguardare e proteggere da noi stessi, dalle nostre azioni. Questi studenti infatti, attraverso la loro scrittura, dimostrano di essere consapevoli di quanto le nostre azioni possano incidere sull’ambiente.
Studenti che attraverso i loro scritti danno però anche molta speranza. La speranza che questa maggiore consapevolezza possa portare verso un futuro migliore. Migliore di quello che abbiamo fatto sì che si prospettasse. La speranza che vi possa essere un futuro migliore per questo stesso mare. Fonte di vita per ciascuno di noi, per ciascun essere vivente di questo mondo. Ispiratore di tanta bellezza e creatore di essa.
“Come tutti i sogni, come tutti i doni degli “Dei” sembrava un qualcosa di superiore alla nostra natura, di trascendente e che non saremmo mai riusciti a violare. Invece ci siamo riusciti.
[…]Dopo il Paradiso Terrestre siamo riusciti a lasciare il nostro segno negativo anche lì! Eppure il mare, così come la Terra, ci sono sempre stati, “la Grande Madre”, come la definivano gli antichi uomini.” Dal racconto Mare: rispettiamo lui per amare noi di Sara Luperi, Classe V I, Liceo Classico.
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